Passa ai contenuti principali

IL SALE DELLA TERRA - Wim Wenders/Juliano Ribeiro Salgado

Gli esseri umani. Questo è il sale della Terra per Sebastiao Salgado, il fotografo che per decenni ha viaggiato per diversi Continenti ritraendo l'umanità nelle sue debolezze o nella sua realtà, nella quotidianità o nei conflitti. La sua arte senza giudizi politici testimonia gli effetti delle guerre, della fame, della povertà, in un documentario che a tratti è un vero, necessario pugno nello stomaco.
Bisognerebbe mostrare questo film in tutte le scuole, nelle fabbriche, nelle case almeno una volta a settimana, per non dimenticare che la vita che facciamo è piena di inutili fronzoli, e che per tanto benessere c'è un prezzo da pagare, ALTROVE.Che sebbene non siamo i responsabili diretti di quanto accade a quelle vite non possiamo voltarci come se certe cose non esistessero.
Salgado non rimprovera, ma documenta, perchè non si dimentichi.
I fotografi di una certa età sono stati gli occhi del nostro mondo, prima della connessione globale e perpetua che ha democratizzati i mezzi di comunicazione.
Oggi chiunque può testimoniare eventi. Allora, solo i reporter avventurosi come Salgado erano i nostri occhi nel mondo, ed il loro lavoro, il loro sacrificio è stato essenziale perchè conoscessimo nuovi Paesi ed eventi lontani da noi.
Una denuncia sociale, ma non solo, perchè Salgado ama l'ambiente e gli animali e ne fa un omaggio mirabile nel suo progetto GENESI.
Il Sale della Terra è un documentario che ripercorre la sua carriera professionale, con una fotografia del film incredibile, e una colonna sonora di Laurent Petigand perfetta come sototfondo.
Più che un film di Wim Wenders si tratta du un film narrato da Salgado stesso. Wenders si defila per lasciare spazio soltanto alle immagini, senza glamour, senza commenti superflui.




Lo stile assolutamente asciutto lascia spazio unicamente alle foto e alla voce del fotografo che accompagna senza presunzione in un viaggio affascinante, struggente che fa riflettere. Sulle miserie umane, ma anche sulla bellezza del Pianeta, sui pochi posti incontaminati in cui si può credere di essere agli albori della civiltà. La poesia delle balene, dei ghiacci, dei continenti e della loro diversità. Luoghi remoti che lasciano l'anima pulita e rigenerata, come se la salvezza del genere umano possa avvenire, come se la fine della follia umana di guerre e omicidi di massa e inquinamento selvaggio possano avere luogo, prima o poi. 


We are one human race, and there must be understanding among all men. For those who look at the problems of today, my big hope is that they understand. That they understand that the population is quite big enough, that they must be informed that they must have economic development, that they must have social development, and must be integrated into all parts of the world.
- SEBASTIAO SALGADO 

Commenti

  1. E pensare che ci sono passato davanti tre volte, alla mostra di Salgado. Magari vale la pena di guardare questo film! ;)

    Fra l'altro, credo sia un buon complemento ai libri di Diamond.

    RispondiElimina
  2. Non so come può essere il film, ma la mostra di Salgado appena terminata a Milano è stata entusiasmante!

    RispondiElimina

Posta un commento

Bando alla pigrizia, commenta!

Post popolari in questo blog

KEEP CALM & CARRY ON - the beginning

Una libreria storica, un tempo stazione ferroviaria, in cui viene voglia di andare a trascorrere un pomeriggio nella OLD WAITING ROOM. Si tratta della Barter Books e della vera storia dell'arcinoto slogan KEEP CALM AND CARRY ON, ideato dal governo inglese (assieme ad altri due slogan) nel 1939 per sorreggere il morale del popolo britannico all'inizio della Seconda Guerra Mondiale. Qualche anno fa il poster fu scoperto appunto nella libreria Barter Books, in una scatola di vecchi libri vinti ad un'asta, generando un entusiasmo ed una diffusione imprevisti. Qui  il negozio ufficiale della libreria che propone i tre poster originali. e qui  uno dei tanti shop on line che propone tovaglie, tazze, poster e altri gadget. La Barter Books è una tra le 20 librerie più belle al mondo . Seguirà un post a rriguardo, intanto, a voi la storia e qualcuna delle declinazioni più simpatiche: FONTE NOTIZIA: blog BLOGGING WOLF

BUONE VACANZE A TUTTI

Ci rivediamo a settembre. Fate almeno una cosa al giorno che vi rende felice, evitate le costrizioni e viaggiate tanto, fisicamente o mentalmente (a libera declinazione). Spero al ritorno di rittrovare il blog Nocturnia aperto. Cyberluke hai visto The Talking Dead?? Baci     CREDITS: foto di IVANA PORTA

Henri Cartier Bresson - mostra a Torino

Henri Cartier Bresson credeva che ogni azione, ogni soggetto, ogni situazione vivesse prima o poi un momento decisivo, un attimo importante, da fotografare. Un fotografo che ha testimoniato il secolo scorso, anche attraverso la pittura, con i suoi scatti su momenti storici rilevanti o quotidiani. Un artista che ha trovato essenziale viaggiare per nutrire la sua arte, perchè le sue Leica non fossero passatempo, ma occhio vigile sulla realtà, in ogni declinazione. Ha fotografato la storia, la miseria umana, attori del cinema e scrittori, con uno stile in bianco e nero senza virtuosismi, ma fatto i occhio, cuore e anima allineati, come diceva spesso. A Torino fino al 24 giugno 2012 c'è sua una mostra di 180 foto a Palazzo reale. Ci sono andata ieri e ne sono uscita emozionata. Non amo particolarmente "quel" genere di foto, soprattutto dedicato a volti e persone. Ma è inevitabile restare affascinati dagli scatti sopravvissuti all'autore, immagini in perpetuo movim